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Cosa sono i plantari propriocettivi?

Il plantare propriocettivo (detto anche soletta propriocettiva o soletta posturale in quanto si presenta molto sottile e flessibile) è un ortesi plantare, ovvero un manufatto realizzato per essere utilizzato sotto il piede, che grazie alla presenza di micro rilievi collocati in specifiche zone della pianta invia segnali al cervello attraverso il canale recettoriale.

Si può quindi affermare che il plantare propriocettivo posturale contiene e trasmette informazioni non tanto per il piede ma per il cervello, che poi vengono intepretate e messe in atto, e infine si ripercuotono sull’intera strategia posturale del soggetto che lo utilizza.

Questa è forse una delle principali differenze tra plantare biomeccanico e propriocettivo. Il primo lavora solo localmente e in modo meccanico, la soletta propriocettiva invece, lavora poco localmente ma modifica il tono delle catene miofasciali che regolano l’equilibrio del corpo per intero.

 

Come funzionano le solette propriocettive?

Il principio di funzionamento dei plantari propriocettivi gira attorno ai meccanocettori che sono presenti nella pianta dei nostri piedi (corpuscoli di Meissner, Pacini, Merkel e Ruffini).

(Fig. 1) – Mappa dei recettori del piede

(Fig. 1) – Foto tratta da questa pubblicazione tutti i diritti sono dei legittimi proprietari

Questi recettori inviano segnali direttamente al cervello, che poi attua delle strategie di controllo dell’equilibrio tenendo conto del feedback che gli arriva dai piedi.

Ecco quindi che diventa molto importante la progettazione del plantare propriocettivo che viene fatta in fase di valutazione posturale, perchè uno stimolo errato (per posizione, per potenza o entrambe) non porta benefici, tuttaltro.

Il plantare propriocettivo posturale, modifica la postura, sposta carichi di bilanciamento e l’assetto del corpo, è un plantare “allenante”. Nel breve periodo potrebbe risultare addirittura poco confortevole perchè và a modificare delle strategie di equilibrio magari radicate da anni, ma sul lungo periodo è l’unica tipologia di plantare che ha senso portare.

Progetto esempio di Plantare Propriocettivo

Come è realizzato un plantare propriocettivo?

Il plantare propriocettivo è un plantare sottile e piatto, senza alcun riempimento di volta.

Sulla superficie dove appoggia il piede vengono poi posizionati dei rialzi di qualche millimetro, che hanno lo scopo di sollecitare i meccanocettori presenti sulla pianta del piede.

In un certo senso il plantare posturale propriocettivo sposa la filosofia barefoot, ovvero che il piede non necessita di alcun tipo di sostegno o supporto (in assenza di patologie conclamate) ma ha semplicemente bisogno di poter “lavorare”, sia in pronazione che in supinazione, di sfruttare l’effetto molla dell’arco in fase di corsa, di appiattirsi per attutire gli atterraggi, di sentire le superfici ecc. ecc.

Il maggior beneficio si ha infatti quando si inserisce il plantare propriocettivo in una calzatura:

  • con la zona delle dita di forma fisiologica (non appuntita come ci porta a pensare la moda)
  • con zero drop, quindi punta e tallone sullo stesso livello
  • con suola piatta, sottile e flessibile
  • con il giusto spazio per la rullata (e/o di crescita per i bambini)

Tutte caratteristiche tipiche delle calzature indicate come “barefoot” (la marca magari può impattare sulla qualità dei materiali usati e sicuramente sul prezzo).

Una soletta propriocettiva posturale non occupa spazio prezioso all’interno della calzatura, porta al cervello i messaggi con cui è stata progettata, e non fà da filtro ai meccanocettori del piede.

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