Qual è il tuo percorso? Raccontaci della tua esperienza formativa e professionale.
Il mio percorso professionale inizia con la laurea in Fisioterapia conseguita nel 2004. Fin dai primi anni di pratica clinica quotidiana, ho sentito l’esigenza di approfondire le conoscenze riguardanti le cause e le soluzioni dei problemi dei pazienti. Questo mi ha portato a intraprendere una prima formazione post-laurea in terapia posturale secondo il metodo Mezieres, che ha confermato il percorso che desideravo seguire. Successivamente, ho conseguito il diploma in Osteopatia presso l’École Française Supérieure d’Ostéopathie di Parigi e, nel 2014, ho completato una formazione specifica in posturologia.
Questo percorso formativo principale è stato arricchito nel corso degli anni da ulteriori specializzazioni, sia in ambito fisioterapico che osteopatico e, soprattutto, posturale, culminando nel percorso ‘Postura Agile’.
Questo metodo, ben strutturato e definito, rappresenta non un traguardo, ma un punto di partenza e un nuovo punto di crescita continua che consente di migliorarsi costantemente per offrire sempre il meglio ai pazienti.”
Cosa trovi di più stimolante nella tua attività professionale?
Uno degli aspetti più stimolanti della mia attività professionale è l’opportunità di affrontare ogni caso come unico e irripetibile. Ogni persona ha una postura che racconta la propria storia, una combinazione di esperienze, abitudini, disfunzioni e caratteristiche personali. Questo mi spinge a trovare soluzioni su misura, esplorando approcci personalizzati che non solo migliorano la postura, ma ottimizzano il benessere complessivo. È un elemento che mi ispira ogni giorno.
Un altro aspetto che considero profondamente gratificante è vedere i risultati tangibili del mio lavoro. Sapere che, grazie al mio supporto, i miei pazienti riescono a vivere una vita più equilibrata e libera da disagi mi dà un senso di realizzazione incredibile. La gioia nei loro occhi quando notano miglioramenti è una fonte inesauribile di motivazione. Il mio lavoro mi consente di unire scienza ed empatia per fare una differenza significativa nella vita delle persone.
Chi sono le persone che si affidano a te? Quali problematiche li portano a cercare il tuo aiuto?
Chi si affida a me proviene da diverse realtà, ma ciò che li accomuna è il desiderio di migliorare il proprio stato di salute e il proprio benessere fisico. Tra i motivi principali che li portano a cercare il mio aiuto troviamo dolori ricorrenti, difficoltà di movimento o stanchezza muscolare. Spesso sono i genitori di bambini e adolescenti a contattarmi per effettuare una valutazione posturale, preoccupati nel vedere alterazioni della statica dei propri figli.
Un numero significativo di pazienti arriva con dolori acuti che richiedono un intervento immediato. Durante il percorso di valutazione e trattamento, emerge spesso che il loro benessere è stato compromesso per lungo tempo. Dopo aver affrontato la fase acuta, mi dedico a strategie terapeutiche mirate per ristabilire equilibrio e migliorare la qualità della vita in maniera duratura.
Come strutturi il tuo lavoro con i pazienti?
La struttura del mio lavoro inizia sempre da un’attenta valutazione del paziente e delle sue richieste, per poi elaborare un programma terapeutico personalizzato. Per i pazienti con sintomi algici acuti, il programma è inizialmente orientato alla remissione della sintomatologia, attraverso interventi mirati volti ad alleviare il dolore. Successivamente, l’attenzione si sposta sul consolidamento dei risultati ottenuti, che rappresenta il cuore del programma terapeutico, bene o male ciò che avviene con i pazienti affetti da dolori cronici o ricorrenti.
Il programma terapeutico può integrare diverse tecniche e approcci, come trattamenti osteopatici manuali, terapie con elettromedicali di ultima generazione, esercizi posturali e consigli pratici per gestire il dolore e favorire la remissione dei sintomi. Quando possibile e indicato, si procede con un percorso di riprogrammazione posturale finalizzato al consolidamento dei risultati e alla prevenzione. Per i pazienti con dolori ricorrenti, si tende a passare direttamente o quasi a questa fase.
Un discorso a parte meritano i bambini e gli adolescenti. In questi casi, i genitori spesso richiedono direttamente una valutazione posturale, preoccupati dalle possibili alterazioni della statica corporea dei propri figli. Questa fase è cruciale per individuare eventuali problematiche e intervenire tempestivamente.
Per quanto riguarda gli sportivi, invece, essi si rivolgono frequentemente allo studio a seguito di infortuni. Tuttavia, vi è una crescente tendenza tra loro a richiedere un percorso posturale preventivo. Questo perché, essendo spesso ben informati, sanno che un intervento mirato può non solo migliorare le loro performance, ma anche ridurre significativamente l’incidenza di futuri infortuni.
Qual è l’elemento che più ti entusiasma del tuo lavoro quotidiano?
A dire il vero, sono due gli elementi che mi entusiasmano del mio lavoro quotidiano. Uno è strettamente professionale: la possibilità di fare la differenza nella vita delle persone. Ogni giorno mi trovo di fronte a nuove sfide, e ogni paziente rappresenta un percorso unico di crescita, sia per loro che per me come professionista. È stimolante osservare i progressi, piccoli o grandi, e sapere che il mio intervento contribuisce al loro benessere. L’altro elemento che mi entusiasma è più umano: l’interazione con i pazienti, la costruzione di un rapporto di fiducia e l’opportunità di ascoltare e comprendere le loro esigenze. Questo rende ogni giornata speciale e mai monotona.
Quali vantaggi offre l’approccio posturologico sia per chi lo applica sia per chi lo riceve?
Qual è il miglior approccio, curare i sintomi o le cause dei sintomi? Prevenire o curare? Questa è la provocazione da cui vorrei partire per spiegare i vantaggi dell’approccio posturologico. Analizzando questi concetti, emergono chiaramente i vantaggi: individuare e correggere le cause o le concause. Questo significa consolidare i risultati nel tempo, prevenendo recidive o ulteriori problemi. Inoltre, va sottolineato che la postura non riguarda solo lo ‘stare diritti’, ma soprattutto lo stare in equilibrio.
I vantaggi per i pazienti sono molteplici :come appena detto la posturologia aiuta curare, prevenire e consolidare i risultati, ma migliora il benessere generale, ottimizza la performance sportiva in alcuni casi e, negli anziani, può ridurre o posticipare il rischio di cadute. Per noi operatori, il maggiore beneficio è la consapevolezza di aver aiutato concretamente il paziente, offrendo un aiuto duraturo anziché una soluzione temporanea come spesso accade con altri approcci.”
Hai un caso significativo che ti piacerebbe condividere per illustrare il tuo lavoro?
Un caso particolarmente significativo che vorrei condividere riguarda una giovane parrucchiera di 24 anni, che si è rivolta al mio studio per una lombalgia importante da circa due mesi. Questa ragazza soffriva di mal di schiena cronico quotidiano fin dall’età di 13 anni, quando aveva avuto il suo primo ciclo. Nonostante numerose visite mediche, indagini radiologiche sempre negative e diversi approcci terapeutici, non aveva mai ottenuto risultati soddisfacenti e, col tempo, aveva deciso di rinunciare a cercare ulteriori cure. È arrivata nel mio studio cercando almeno di ritornare alla sua “normalità”, poiché negli ultimi due mesi il dolore era peggiorato.
Attraverso una valutazione funzionale e posturale, sono riuscito a individuare le cause principali che alteravano la sua postura: una disfunzione linguale, aderenze pelviche e, naturalmente, un appoggio plantare compromesso. Quest’ultimo, dopo anni di adattamenti statici, si era trasformato anch’esso in una concausa del problema. Una volta identificate le disfunzioni, abbiamo sviluppato un programma terapeutico di riprogrammazione posturale.
I risultati sono stati notevoli: remissione della fase algica, scomparsa del mal di schiena cronico quotidiano e un miglioramento oggettivo della postura. Ma non solo. Durante le sedute, è emerso che la paziente presentava un corredo sintomatologico che inizialmente non aveva nemmeno menzionato, poiché considerava secondari i sintomi rispetto alla lombalgia. Questi includevano cervicalgia con cefalea, crampi, stanchezza, dolore pelvico e sindrome premestruale. Tutti questi sintomi sono stati ridotti o addirittura eliminati.
Le sue parole, “Mi è cambiata la vita!”, riassumono perfettamente l’impatto che un approccio posturale può avere. Questo aneddoto dimostra quanto i benefici di un lavoro posturale possano andare oltre il motivo principale della richiesta del paziente, migliorando il benessere generale e la qualità della vita.
Quali obiettivi o progetti hai per il tuo futuro professionale?
Nel corso della mia carriera, mi sono dedicato ad aiutare i pazienti nella gestione del dolore, una missione che desidero portare avanti con ancor più forza. I miei progetti futuri includono il potenziamento e l’ampliamento servizi offerti, con particolare attenzione alla continua formazione e aggiornamento nell’ambito posturale. Questo percorso sarà affiancato dall’integrazione di esercizi posturali come Mézières, Pilates e altre metodologie, già parte della mia pratica e di quella dei miei collaboratori, ma da rendere ancora più funzionali e mirati al consolidamento del benessere e della salute.
Un altro obiettivo fondamentale è l’ulteriore sviluppo dell’attività professionale rivolta alla cura del dolore. Intendo integrare ai trattamenti osteopatici ed elettromedicali di ultima generazione la collaborazione con medici specialisti in ozonoterapia e terapie avanzate, per garantire un supporto completo anche ai casi clinici più complessi. La mia aspirazione è offrire ai pazienti non solo una soluzione alle problematiche di salute, ma anche un percorso duraturo di benessere e prevenzione.
Che suggerimento daresti a chi desidera iniziare una carriera simile alla tua?
Il mio suggerimento per chi desidera intraprendere una carriera simile alla mia è iniziare con entusiasmo e voglia di imparare. È essenziale investire tempo nella formazione continua: la posturologia è una disciplina multidisciplinare, quindi è importante avere una solida base di conoscenze in settori come le neuroscienze, la biomeccanica, la medicina e la fisioterapia. Partecipare a corsi, workshop e conferenze permette di restare sempre aggiornati e di migliorarsi costantemente.
Un altro aspetto cruciale è non sentirsi mai “arrivati”. Il settore evolve continuamente, ed è fondamentale mantenere l’umiltà, la curiosità e il desiderio di crescere come professionisti e come persone. Anche sviluppare buone capacità comunicative e relazionali è importante: ogni paziente è unico, e saper ascoltare e comprendere le sue esigenze crea un rapporto di fiducia essenziale.
Infine, la passione e l’impegno sono le chiavi per distinguersi e trovare soddisfazione nel proprio lavoro. Amare ciò che si fa rende il percorso non solo più efficace, ma anche profondamente gratificante.

Servizi di Posturologia disponibili:
Pedana Stabilometrica
Lo studio del Dott. Diego Accardi si trova in Corso Italia, 94 a Piano di Sorrento (80063) in provincia di Napoli.
È un Centro certificato Postural Equipe by SPRINTIT, il primo network Italiano di centri per la Valutazione Posturale.
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Se hai bisogno di una valutazione posturale a Piano di Sorrento puoi contattare l’ambulatorio chiamando il seguente numero: +39.3386791796 o in alternativa compilare il form qui a fianco!
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